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Biennale di arte contemporanea a Lione: è di scena l’emozione

Non che Lione non meriti una visita in altre stagioni, ma la Biennale di arte contemporanea – fino al 31 dicembre – è un’occasione davvero speciale per scoprirne il volto più all’avanguardia. by Francesca MalerbaCittà cosmopolita, Lione è architettonicamente intrigante con i suoi traboules – passaggi pedonali “segreti” attraverso corti ed edifici privati –, urbanisticamente singolare con la sua penisola alla confluenza tra Rodano e Saona, festivalmente molto scintillante con la Fête des Lumières che dall’8 dicembre la vede invasa da istallazioni e bizzarrerie luminose, opere di artisti venuti da tutto il mondo e in particolare dal Sudamerica.

Io ci andrò di certo, perché per passione e per lavoro seguo le piste dell’arte, contemporanea e non solo, e poi perché i miei amici Gianluca e Lucia (con tanto di giovani figli al seguito), reduci del ponte del I° novembre, appena tornati me ne hanno parlato con entusiasmo. E non si sono affatto lasciati intimidire dal titolo di questa XI edizione, Une Terrible Beauté est Née, ovvero “È nata una bellezza terribile” – ispirato dal poema Easter 1916 di William B. Yeats –, anzi si sono abbandonati, fiduciosi, al succedersi di scoperte ed emozioni.

Innanzitutto per i luoghi che accolgono gli eventi: La Sucrière, un ex zuccherificio degli anni ’30 diventato deposito quindi spazio espositivo, con tanto di silos. L’usine T.A.S.E., una fabbrica per la trasformazione della cellulosa in seta artificiale, oggi altro esempio di archeologia industriale riconvertita all’arte. Il Mac, il museo d’arte contemporanea progettato da Renzo Piano, con la sua doppia anima anni  ’30-III millennio, concepito come palcoscenico per i giovani artisti. Anche la Fondazione Bullukian è della partita, accogliendo alcuni dei 70 artisti provenienti dai quattro angoli del pianeta.

© Benedicte Da Silva

È un’occasione unica per vedere da vicino artisti e performers all’opera e sentirsi attori di un evento multiculturale e multidisciplinare: basta dare un’occhiata alla ricchissima agenda della Biennale per vedere che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Sorprendenti alcune performance: se non ci credi visiona le testimonianze di alcuni visitatori che, intervistati dalle poste francesi, hanno eletto la “loro” Biennale: video 1 o video 2. Quale sarà la “tua” Biennale?

E tra una istallazione e una performance, per prendere fiato, Lione offre molti indirizzi sfiziosi: per chi non lo sapesse, Paul Bocuse, il cuoco più celebre di Francia, a Lione è di casa, e ha aperto in città una serie di bistrot. Se invece è la cucina del “mondo” ad attrarvi, non perdetevi i “bocconi” di Tako San.

Info pratiche:
Biennale d’art contemprain de Lyon
Location:
La Sucrière – 
Les Docks, 47-49 Quai Rambaud, Lyon 2e
Musée d’art contemporain de Lyon
 Cité Internationale – 81 Quai Charles de Gaulle, Lyon 6e
Fondation Bullukian
 – 26 Place Bellecour, Lyon 2e
Usine T.A.S.E.
 – 14, Rue du Textile, Vaulx-en-Velin
 (ingresso pedonale da Rue du Rail)
15 settembre-31 dicembre 2011
Orari: martedì-venerdì 11-18,  sabato e domenica 11-19, lunedì chiuso
(molte variazioni di orario annunciate in occasione della Fête des lumières)
Tariffe: 12-19 €, a seconda della fascia di età e del tipo di visita (giornaliero, pass, ecc.)

  1. At this time I am ready to do my breakfast, afterward having my breakfast
    coming yet again to read other news.

    15 giugno 2013

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