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Alta Bretagna: Bécherel, il borgo-libreria

Fra i mille motivi per raggiungere il Mont Saint-Michel, per chi ama i libri ce n’è uno speciale: a Bécherel, un grazioso borgo medievale ci sono 18 librerie e, ogni prima domenica del mese, è fiera del libro! by paolo galliani

Qualcuno l’ha scritto prima di me: “Prendete un libro. È una cosa che esiste e non esiste. E vi penetra dentro. Anche molti anni dopo averlo letto, vi capiterà di ricordare una scena come se facesse parte della vostra vita reale. Semplicemente perché quella storia è diventata  parte di voi”.

In Alta Bretagna l’amore per la lettura è diventata magia, neanche si fosse scomodato il vecchio Merlino che del resto – così dicono – abitava poco lontano, nel bosco di Brocéliande. Perché la storia di Bécherel è un villaggio dei libri e la sua storia ha l’incipit delle fiabe: c’era una volta. Me l’ha raccontata un paio d’anni fa Cotelle Trublet, 75 anni portati bene, occhialini tondi, nel suo grande appartamento al terzo piano di una casa affacciata sulla centralissima Place Jehanin del paesino. “È successo tutto dopo un grande dolore”, mi spiegò, avventurandosi in mille dettagli sulla crisi che negli anni Ottanta aveva travolto la piccola economia della zona fatta di filande e di atelier tessili per la lavorazione del lino. “Qualcuno cominciò a inventare qualcosa che frenasse il declino e l’esodo della popolazione, che attirasse di nuovo l’interesse della gente, per esempio dei parigini che nel fine settimana amano puntare verso la Manica e la campagna normanna e bretone.”

Alla fine, venne l’idea di invitare i piccoli librai del nord della Francia a vendere i loro preziosi volumi sulle bancarelle sparse per il centro storico di questo piccolo e delizioso borgo in piena campagna, a metà strada fra Rennes e il Mont Saint-Michel. Il resto? È lì da vedere: fu un successo. Si pensò bene di organizzare ogni prima domenica del mese una vera e propria Fiera del libro. E nel giro di pochi anni, Bécherel, grappolo di case in granito, tufo e ardesia, è diventata una Cité des livres dai numeri straordinari: 18 librerie per 720 abitanti o giù di lì. Come dire: un bookshop ogni 40 residenti.

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Se ci andate, fate un salto fra le vecchie stampe alla Souris des champs – libri, fiori e brocante –, o alla vicina La vache qui lit – un caffè-libreria –, che nel nome (“la mucca che legge”) fa il verso a una famosa pubblicità di formaggini francesi – La vache qui rit, ovvero “la mucca che ride” –. A La Chandelle verte di Rue de la Chanvrerie gli appassionati di Medioevo troveranno pane per i loro denti, mentre alla Neiges d’antan i bambini hanno un angolo tutto loro. Su un muro della libreria-sala da tè Porte Saint Michel noterete la frase in grosse lettere «Leggere uccide…». Non fermatevi alla prima riga un po’ sospesa; poco sotto noterete che la frase continua con un’aggiunta preziosa e profetica: «… l’ignoranza e i pregiudizi».

Info pratiche
Per vedere il blog dei professionisti del libro “di seconda mano, antico, raro o esaurito”, clicca qui.
Volendo, esiste una mappa (anche se del 2010) con tutte le librerie del borgo: basta digitare nella finestra della URL “depliant becherel cite du livre 2010.pdf”.

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